Quando ti guardi allo specchio, e provi a sfoderare il tuo sorriso migliore, può capitare che noti delle opacità nel colore dei tuoi denti: troppo gialli, troppo grigi, troppo poco bianchi e così via.
Nei prossimi articoli parleremo a lungo su come donare al tuo sorriso il bianco che merita, ma facciamo prima un passo indietro: cosa determina che i tuoi denti abbiano proprio quel colore? Com’è fatto un dente?
I principali componenti di un dente sono due: lo smalto, una sostanza che ricopre la parte esterna di ogni dente, ovvero quella visibile a occhio nudo ed esposta a tutti i fattori esterni; e la dentina, il tessuto che forma il vero e proprio corpo del dente e che ne riveste la polpa.
Lo smalto è una parte davvero interessante del nostro corpo: ti riassumo qui dieci fatti curiosi che lo riguardano molto da vicino.
- Lo smalto è la sostanza più dura del nostro corpo. Sì, più dura anche delle ossa. A seconda dei punti, ha uno spessore che varia dai 1.5 mm (parte cervicale) ai 2.5 mm (cuspidi dentali).
- Lo smalto è fatto quasi interamente di calcio, o meglio di un suo derivato che si chiama idrossiapatite. Più in dettaglio, lo smalto è composto al 96% da calcio, al 3-4% da acqua e al 1% da altre sostanze organiche.
- L’idrossiapatite è organizzato in cristalli, disposti in una serie di cilindri paralleli che si estendono lunga tutta la superficie del dente. Ogni persona può avere da 4 a 13 milioni di questi “cilindri” nella propria bocca.
- La funzione principale dello smalto è proteggere il dente da fattori esterni che lo possano danneggiare: più lo smalto è spesso e resistente, meglio riesce ad assolvere questo compito.
- Lo spessore dello smalto è dettato dalla maggiore o minore densità numerica dei prismi: i denti da latte hanno uno smalto più sottile rispetto ai denti permanenti, ed è il motivo per cui sono più esposti ai danni da carie o ad altre patologie del cavo orale.
- I denti degli anziani, analogamente, sono più esposti a patologie perché lo smalto tende con il tempo a perdere la sua permeabilità.
- Lo smalto non ha colore, e perciò non è lui a determinare il colore dei denti. È una specie di vetro traslucido, che riflette le sfumature di colore della dentina e le combina con il modo in cui il nostro occhio rifrange la luce.
- Lo smalto assorbe il pigmento di diverse sostanze che entrano a contatto con la bocca, dai cibi o bevande molto colorati al tabacco ad alcuni farmaci (ad esempio le tetracicline): per questo, la loro assunzione frequente deve essere un campanello d’allarme per eventuali problemi.
- Mangiare troppa frutta può danneggiare lo smalto. Può sembrare un controsenso, con tutte le buone pratiche di sana alimentazione cui siamo sottoposti, ma gli zuccheri e la pigmentazione della frutta – se consumati in eccesso – possono a lungo andare portare ad abrasioni o erosioni, ovvero le più comuni patologie dello smalto.
- I dentifrici sono fatti con il fluoro perché questa sostanza, combinata con il calcio dello smalto, innesca una reazione chimica in grado di rimineralizzare lo smalto e la dentina.
Continua a seguirmi, prossimamente approfondiremo le principali patologie dello smalto e ti darò alcuni preziosi consigli per prevenirle.